Errore n° 3 dei compratori - Coinvolgere i professionisti di fiducia solo dopo essersi già impegnati

Errore n° 3 dei compratori - Coinvolgere i professionisti di fiducia solo dopo essersi già impegnati

Errore n° 3 dei compratori - Coinvolgere i professionisti di fiducia solo dopo essersi già impegnati

Tu non sai quanti trattative saltino o si mettano male senza un problema reale o comunque per cose che potrebbero essere più o meno facilmente risolte, perché l’acquirente all’ultimo momento o dopo essersi già impegnato in maniera vincolante chiede a un professionista (un avvocato piuttosto che un notaio, un geometra piuttosto che un ingegnere) un parere “in amicizia”, magari al telefono.

Ossia chiede a un conoscente che fa (per esempio) l’avvocato o il geometra di rassicurarlo (gratis) sulla bontà dell’acquisto che sta per fare o si è già impegnato a fare semplicemente parlandogliene.

Lo fa così, solo per maggior sicurezza, convinto o quanto meno desideroso di avere un parere favorevole.

Molto probabilmente invece otterrà l’opposto di quanto desiderato.

Quasi sicuramente il professionista lo metterà in guardia da tutta una serie di rischi spaventandolo probabilmente inducendolo a rinunciare alla trattativa in corso ammesso che sia ancora possibile. E così il cliente rinuncerà a comprare la casa dei suoi sogni per un problema rimediabile o addirittura inesistente.

Perché succede questo?

Perché essendo vero che ci sono mille cose a cui stare attenti in una trattativa immobiliare (e di questo ho già parlato) difficilmente un professionista si prenderà la responsabilità di dire su due piedi, senza avere in mano tutta la documentazione (il cui esame avrebbe un costo magari piccolo, ma che evidentemente non si vuole sostenere) che una trattativa immobiliare è sicura.

Questo vale anche se c’è la buona fede di un amico vero.

Come fa un amico a dire che va tutto bene se non ha tutti gli elementi in mano per giudicare?

(Ma poi anche se è un amico, perché non pagarlo per il tempo che ci dedica? In fin dei conti è il suo lavoro).

Certo ci sono anche i professionisti “furbi”, quelli cioè che spaventano a priori perché poi si ergeranno a risolutori delle problematiche da essi stessi prospettate e dietro (ma guarda un po’) lauto compenso.

Che fare allora?

Il consiglio che mi sento di darti è questo:

Se giustamente non hai le competenze per essere sicuro della bontà di un affare immobiliare e vorresti avere il parere di un professionista, perché allora non coinvolgerlo subito?

Infatti se c’è un problema grosso, reale, non risolvibile, comunque è fondamentale saperlo subito, ma se non c’è eviterai il rischio di rinunciare alla casa che desideri dato che il professionista, poiché e stato coinvolto fin dall’inizio, ne avrà certezza e questa volta sì che ti potrà rassicurare sulla bontà dell’operazione.

Vito Desanguine

08 Novembre 2020