Quando poter fare un affare quando si compra casa
Molti di quelli che decidono per qualunque motivo di comprare una casa sperano “ di fare l’affare” cioè di comprarla a molto meno del suo valore di mercato.
Prima di parlare di quando è effettivamente possibile farlo, riflettiamo sul fatto che “l’affare” sia un evento raro o quanto meno poco frequente (se no non sarebbe un affare, ma il normale prezzo di mercato), per cui se tutti vogliono farlo, ben pochi riusciranno a farlo e una semplice sottrazione renderà chiara la situazione:
tutti vogliono fare l’affare -
pochi affari presenti in giro =
molti non riusciranno a farlo
Continuando nella fase preliminare del discorso esprimo un concetto che è a mio parere spesso sottovalutato dagli acquirenti, specialmente quando comprano in una zona diversa dalla loro abituale:
bisogna sapere quali sono i prezzi di mercato delle case in quella determinata zona, in quel determinato momento e per quella determinata tipologia che stiamo cercando di comprare.
Diversamente come potremmo riconoscere un affare nella fortunata circostanza che ce lo trovassimo di fronte?
Fatte queste doverose premesse vediamo alcune situazioni in cui poter trovare un affare.
Le aste immobiliari
Senza scendere nello specifico di come farle per cui servirebbe un articolo apposta, ci tengo a sottolineare una cosa: l’asta non sana eventuali abusi o difformità urbanistiche, che rimarranno quindi responsabilità del nuovo acquirente.
Questo è un aspetto da non sottovalutare, perché in una normale compravendita il venditore è obbligato per legge a garantire la conformità urbanistica, nelle aste no.
I “don’t wanters “(coloro che non vogliono più la loro casa)
Come più volte detto in altri articoli le case non si vendono da sole, ma le vendono le persone e le esigenze delle persone possono cambiare improvvisamente obbligandole a non volere più la loro abitazione per i motivi più disparati.
Ed è proprio l’aspetto inaspettato della necessità sopraggiunta che potrebbe obbligare chi vende a chiedere meno del valore di mercato, perché è innegabile che uno dei modi per vendere velocemente una casa è ahimè svenderla.
Ecco alcune situazioni che potrebbero costringere il venditore a fare ciò:
la nascita improvvisa di un figlio che rende la casa attuale troppo piccola
la morte improvvisa del coniuge che rende la rata del mutuo insostenibile
la perdita improvvisa del posto di lavoro che rende la rata del mutuo insostenibile
un trasferimento improvviso per ragioni di lavoro che obbliga a pagare una nuova abitazione
un’improvvisa pandemia che obbligando a stare rinchiusi in casa fa rendere conto di quanto essa sia poco confortevole
Altre persone che possono non voler più la loro casa possono essere:
chi ha problemi finanziari
chi ha ereditato e non è in grado di mantenerla
parenti eredi che non vogliono avere una proprietà in comunione tra loro
chi ha ereditato una casa da un parente prossimo e vuole liberarsene perché foriera di troppi ricordi
chi ha divorziato
chi diventato anziano non vuole più una casa perché diventata troppo scomoda (magari per le scale tra i vari livelli) o troppo grande (perché i figli sono andati via)
chi ha già comprato un’altra abitazione e ha necessità di vendere la sua per poterla pagare
chi ha già comprato una nuova abitazione con le agevolazioni prima casa e ha necessità di vendere la vecchia per non perderle
Queste informazioni ovviamente non si trovano sugli annunci immobiliari, né le persone vanno in giro con su scritto “svendo la mia casa perché ho bisogno di…., per cui per trovarle o si va nelle Agenzie Immobiliari e si chiede direttamente a voce, oppure bisogna avere la fortuna di scoprirlo parlando con qualcuno che se le lasci sfuggire.
Vito Desanguine
30 Maggio 2021