Cos´è l´Accesso agli Atti?

Cos´è l´Accesso agli Atti?

Cos´è l´Accesso agli Atti?

Come scritto in altri articoli, in Emilia Romagna e in quasi tutta la Toscana, i notai pretendono una relazione tecnica di Stato Legittimo e di Conformità Urbanistica dell’immobile oggetto di una compravendita.

Tale documento deve essere redatto da un tecnico abilitato, geometra, architetto o ingegnere che si assumerà la responsabilità civile e penale di quanto dichiarato.

Ma come fa un tecnico ad essere sicuro di poter scrivere questo documento senza rischiare conseguenze civili e penali? Tramite il cosiddetto Accesso agli Atti.  Il professionista incaricato andrà alla ricerca di tutti i documenti riguardanti l’immobile depositati negli uffici preposti, come quelli comunali o presso il genio civile.

Sto parlando delle Licenze Edilizie, Concessioni Edilizie, Permessi di Costruire, Condoni, Dia, Scia, Cila e quant’altro e dei disegni ad essi allegati.

Una volta avuta una copia dei documenti a suo tempo depositati, il tecnico incaricato potrà confrontare lo stato presente dell’immobile con la documentazione reperita per verificare che non ci siano difformità o abusi rispetto a quanto depositato presso gli uffici della pubblica amministrazione.

A quel punto, se tutto collima, potrà redigere il documento che, a seconda dei luoghi, può avere nomi diversi, ad esempio in Emilia Romagna si chiama A.R.E, ma che comunque il senso di quello che viene dichiarato in esso è lo stesso per tutti.

Vale a dire che l’immobile si trova in uno stato di Legittimità e Conformità a livello Urbanistico Edilizio e Catastale.

Se invece dovessero essere riscontrate delle difformità, o peggio degli abusi edilizi, il tecnico non potrà redigere il documento finché la difformità o l’abuso non saranno sanati, ammesso che la cosa si possa fare.

È evidente quindi quanto sarebbe importante fare questo accesso agli atti prima di mettere in vendita il proprio immobile per non rischiare di promettere in vendita qualcosa che ha dei problemi, magari non facilmente sanabili.

C’è da dire infine che anche se per la legge 241 del 1990 gli uffici della pubblica amministrazione dovrebbero rispondere alla richiesta di accesso agli atti entro 30 giorni, questo termine spesso viene disatteso, perché gli uffici negli ultimi anni sono oberati di richieste per i bonus edilizi.

Vito Desanguine

26 Novembre 2023