Come decifrare gli annunci di vendita delle Agenzie Immobiliari

Come decifrare gli annunci di vendita delle Agenzie Immobiliari

Come decifrare gli annunci di vendita delle Agenzie Immobiliari

Per chi cerca casa è molto frequente rimanere deluso dalla visione dal vivo della casa che era piaciuta tanto guardandone le foto nell’annuncio dell’agenzia tal dei tali.

Questo perché se le ha fatte un bravo professionista, sembrerà tutto nuovo, spazioso e luminoso.

Per esempio una foto fatta dal basso con il grandangolo ci farà sembrare l’ambiente ritratto più grande di quanto non sia in realtà.

Ci si potrebbe chiedere allora perché le agenzie usino foto professionali se tanto prima o poi la casa verrà visitata e il suo reale stato sarà rivelato.

Commercialmente parlando le foto professionali vengono usate sia per attrarre potenziali acquirenti (magari non di quella casa nello specifico, ma comunque acquirenti a cui, una volta contattati, si potrà comunque proporre qualcos’altro), sia per ottenere magari un incarico in esclusiva dai venditori.

E allora, siamo condannati a vedere case brutte perché ci sono piaciute le foto degli annunci?

Non necessariamente, se si conosce il gergo che usiamo noi agenti immobiliari, forse qualche viaggio a vuoto ve lo potrete risparmiare, perché è nelle parole usate nella descrizione che si può intuire le condizioni in cui si trova realmente l'immobile.

Allora sappiate che se cercate una casa pronta per essere abitata, quando vedete un annuncio dovete prestare attenzione che nella descrizione “stato dell’immobile” ci sia scritta una di queste tre parole “Nuovo/Ristrutturato/Ottimo”.

Solo queste tre categorie, infatti indicano di solito uno stato più che dignitoso della casa.

Al contrario se trovate una di queste due parole “Da rivedere/Da rimodernare” vuol dire che l’immobile non è in uno stato ottimale.

Se poi trovaste “Da ristrutturare”, se deciderete comunque di andare a visitarla fareste meglio a portarvi dietro un buon geometra e per stare più sicuri anche un esorcista.

La voce “Buono” riferito sempre allo stato dell’immobile è quella che crea più problemi perché è la più ingannevole dopo la voce “abitabile”.

Infatti se troviamo la dicitura “abitabile” in una casa in cattive condizioni, ma che è comunque abitata (magari d'estate) non possiamo negare che sia oggettivamente abitabile (anche se noi magari non l’abiteremmo in quello stato), mentre quando troviamo la dicitura “buono stato” siamo di fronte a una valutazione puramente soggettiva perché quello che capisce un acquirente è “ottimo stato”, mentre in realtà di solito per chi fa l’annuncio vuol dire “meglio di abitabile, ma non certo ottimo”.

Ecco anche qualche suggerimento su come cogliere aspetti indicativi dello stato reale della casa anche da delle belle foto: guardate con attenzione gli infissi, le prese della corrente e gli interruttori, oltre ovviamente al pavimento e ad eventuali macchie di umido nei muri.

In conclusione voglio chiarire un aspetto che spesso non viene considerato.

Noi agenti immobiliari siamo obbligati per legge a tutelare in maniera equidistante gli interessi del venditore e dell’acquirente, quindi non possiamo scrivere in un annuncio che una casa è in condizioni non buone, perché danneggeremmo gli interessi legittimi del venditore ad avere pubblicizzata al meglio la sua proprietà, ma d’altro canto non possiamo scrivere falsità ledendo l’interesse ugualmente legittimo degli acquirenti a non essere tratti in inganno.

E’ per questo che, nel nostro eterno equilibrismo tra le parimenti legittime, ma purtroppo contrapposte esigenze di acquirenti e venditori, usiamo parole che ci consentano di rimanere in una posizione il più neutrale possibile.

Detto questo se avete dei dubbi sul reale stato della casa vista in foto e non volete rischiare di fare un viaggio a vuoto, alla fine la cosa più semplice da fare è chiamare l’agenzia e chiedere direttamente in che stato si trovi davvero l'abitazione.

Vedrete che al telefono vi diranno le cose come stanno.

P.s. ho detto chiamare, non scrivere, specie sui social. Perché come dicevano i latini: “ Verba volant, scripta manent”

Vito Desanguine

25 Aprile 2021