L’inflazione bloccherà il mercato immobiliare a Marina di Massa e dintorni nel 2023?

L’inflazione bloccherà il mercato immobiliare a Marina di Massa e dintorni nel 2023?

L’inflazione bloccherà il mercato immobiliare a Marina di Massa e dintorni nel 2023?

Prevedere il futuro è da sempre un desiderio degli esseri umani, basti pensare al seguito che hanno avuto ed hanno ancora gli oroscopi. 

La realtà è che si può provare a fare solo se la situazione generale rimane statica, ma diventa impossibile se avvengono eventi come le torri gemelle, un terremoto o una pandemia (una guerra potrebbe già essere più prevedibile).

Questo perché non si può prevedere come reagiranno le persone a tali eventi.

Un esempio chiarirà meglio questo concetto.

Quando è cominciato il Lockdown il mercato immobiliare veniva da dieci anni di diminuzione dei prezzi e, poiché siamo stati due mesi in casa con grave danno economico per tante persone, quando è finito, chi aveva già in vendita la casa temeva che i prezzi si sarebbero abbassati ancora di più che negli anni precedenti.

E queste erano un po' le previsioni in generale.

La realtà è stata l’opposto, il mercato è ripartito alla grande ed i prezzi sono saliti.

Oggi, che abbiamo l’inflazione a due cifre a seguito della crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina, le solite cassandre sono a sentenziare che il mercato immobiliare ne risentirà fortemente.

Effettivamente le compravendite tramite mutuo ne stanno già risentendo e non potrebbe essere altrimenti.

Questo però riguarda principalmente il mercato delle prime case, soprattutto quelle comprate dai giovani che non dispongono generalmente di grandi risparmi.

Esiste però una tipologia di acquirenti che invece è spinta ad investire nel mattone, come ai vecchi tempi, proprio dall’inflazione a due cifre che, di fatto, riduce il potere d’acquisto del denaro depositato in banca o investito in Bot, Btp e affini.

Per cui sì, un certo mercato sarà frenato dall’inflazione a due cifre, ma un altro invece ne sarà trainato.

Infatti chi vende in località turistiche risentirà meno o affatto della situazione, perché è un mercato di seconde case dove gli acquirenti spesso non hanno bisogno del mutuo.

Chi vende in zone residenziali, invece, dovrà prendere atto che i suoi probabili acquirenti oggi, dalle banche, riusciranno ad ottenere un mutuo decisamente inferiore rispetto ad un anno fa.

Questo, ovviamente, augurandoci che non ci siano nuovi “cigni neri”, ma che magari ci siano novità positive, come è stato il superbonus 110% che, al netto dei tanti discorsi sulla sua opportunità, ha dato una grande spinta al mercato immobiliare.

Vito Desanguine

12/02/2023